LA STORIA
Nel 1927 il norvegese Erik Rotheim inventa i contenitori aerosol che ben presto trovano il loro primo utilizzo.
Infatti, con lo scoppio della seconda guerra mondiale, il governo USA decide di dotare i suoi soldati di una bomboletta aerosol insetticida, la “Bug Bomb”, utilissima e pratica per proteggere i soldati dagli insetti.
Dal 1947 i prodotti aerosol entrano nel mercato della grande distribuzione. Ed è a cavallo tra gli anni ‘50 e ‘60 che dagli insetticidi parte l’ascesa dei prodotti aerosol che iniziamo a vedere impegnati in altri settori, dalla cosmesi fino ai prodotti per la pulizia di casa.
Mentre la produzione dei prodotti aerosol aumenta dell’80% sfiorando i due miliardi di pezzi, negli anni ’70 l’industria intensifica il lavoro di ricerca ed evoluzione dei suoi prodotti per contribuire alla risoluzione del problema del buco dell’ozono che in quegli anni inizia a preoccupare il mondo.
Una risposta a questo problema arriva già negli anni ’80 quando viene scoperto un nuovo propellente da inserire nei prodotti aerosol che non contiene il dannoso CFC.
Già dal 1989, quando la produzione di bombolette spray in Europa arriva ai tre milioni di pezzi, l’utilizzo del solvente dannoso per il buco dell’ozono viene bandito. Questa rivoluzione avviene grazie alla ricerca e alla sensibilità dei ricercatori, che non si sono fermati e che continuano ancora oggi a migliorare i prodotti aerosol rendendoli sempre più pratici, sicuri e sostenibili.